Siamo ormai di fatto abituate a vedere video in verticale, essendo il formato da piattaforma social. Di conseguenza, quando vogliamo pubblicare qualcosa, riprendiamo in verticale.
In fondo che sarà mai se un video è orizzontale o verticale?
Mi piacerebbe provaste un esperimento, perchè provare funziona meglio di molte parole.
Mettete tre persone a sedere che parlano tra di loro.
Disponetele in modo che rientrino in una ripresa fatta tenendo lo smartphone in orizzontale e riprendete mentre uno racconta e gli altri reagiscono (ad esempio ridendo o facendo espressioni facciali) e intervengono. I tre soggetti dovrebbero essere piuttosto attivi.
Ovviamente potrete, a volte, stringere l’inquadratura su uno dei soggetti, se necessario al fine della ripresa, ma sempre tenendo lo smartphone orizzontale e ponendo attenzione al fatto che zoomare con le dita non è la stessa cosa di quando lo facevamo con le telecamere. Il movimento della telecamera era molto più fluido, mentre, spesso, zoomare con lo smartphone si fa scatti. Cercate, quindi, di stringere e allargare in modo fluido.
Terminata la ripresa (due, tre minuti, non importa di più), girate lo stesso video tenendo lo smartphone in verticale.
Succede qualcosa di diverso?
Riguardate i due video e chiedetevi se uno dei due vi agita in misura maggiore.
Ipotizzo cosa vedrete di diverso in un video verticale rispetto a quello orizzontale.
Intanto noterete che potrete inquadrare un solo soggetto per volta.
Questo comporta che per riprendere le espressione degli altri soggetti o i loro interventi, dovrete muovervi molto a destra e sinistra essendo costrette a inquadrare un soggetto alla volta.
Questo agita, e se agita un video singolo, figuriamoci quanta agitazione sommersa lascia dentro di noi vedere di continuo contenuti video in verticale.
Noterete inoltre che mentre un soggetto è inquadrato non si può sapere niente della reazione degli altri. Ridono, sono seri, mostrano accordo o disaccordo?
Questo attiva un sottofondo paranoico che conduce ad un substrato ansioso di allerta: quando non sappiamo cosa accade in automatico il cervello attiva uno stato ansioso di allerta perchè potrebbe esserci un pericolo. E’ una reazione primitiva.
Ricordo un esperimento in cui una persona assisteva al dialogo tra altre due persone senza poter sentire bene le parole.
Quando il soggetto in esame poteva vedere le altre due persone, restava tranquillo.
Quando i soggetti venivano messi di spalle, il bisbiglio, le risate e i silenzi delle altre due persone, attivavano uno stato ansioso-paranoico.
Come abbiamo visto dal piccolo esperimento proposto, credo che le caratteristiche della ripresa in verticale (muoversi di continuo a destra e sinistra e il non vedere cosa c’è intorno al soggetto) siano fonte di stress mentale, inteso come agitazione e ansia da allerta.
Uno o due video di trenta secondi non hanno certo un grande impatto, ma basta stare cinque minuti a scrollare e i video diventano 10, e allora le cose potrebbero iniziare a cambiare…