Era il primo giorno di scuola e a Milano, come legati da un filo invisibile, tre anime, due di 15 e una di dodici anni, hanno deciso di volare via lanciandosi dal balcone delle loro abitazioni.
Solo un articolo nel quotidiano del giorno dopo, perchè?
Forse avremmo scoperto che non c’era cyberbullismo, che non c’era influenza della rete, che stavano semplicemente male e di fronte a quel male non avremmo potuto nasconderci dalla domanda: quale è la nostra parte di responsabilità?
Ha un peso l’aver privato questi adolescenti di due anni della loro vita?
Certo è che ragazzi e ragazze hanno sofferto molto e a me sembra che ci sia la convinzione che ormai è passato del tempo quindi le cose sono a posto.
Ma le ferite ed il dolore non guariscono perchè passa il tempo. Guariscono se si curano, e quelle dell’anima si curano con ascolto, vicinanza e garantire libertà, non con lo scorrere del tempo. Lo scorrere del tempo fa nascondere le ferite e il dolore ma nel momento in cui qualcosa torna a premere in quel punto il male che si sente è sempre lo stesso.
E questo male, temo, che molte giovani persone lo abbiano ancora dentro di sè.
In ricordo di tre anime che, forse, volevano solo essere libere.