Perché l’uomo é così folle da fare una guerra quando questa terribile pandemia non é ancora finita?
Mi fa questa domanda un’insegnante.
La mia risposta é che la nostra pandemia, la pandemia degli occidentali molto probabilmente non é la stessa pandemia della Russia, della Cina, dei paesi sottosviluppati e così via.
In Cina, dove il regime ti dice di cambiare casa se c’è bisogno di popolare altre zone, o se sei una persona ricca ti dice se puoi o non puoi investire nel calcio europeo, saranno state davvero percepite come lesive della libertà le chiusure dovute al covid?
In Africa, dove si muore per malattie come l’ebola, dove centinaia di migliaia di bambini l’anno muoiono per la malaria, dove si muore per malnutrizione e per infezioni di vario genere, il covid sarà stato davvero percepito come una malattia preoccupante?
In Giappone, dove si fanno le file senza accalcarsi uno sull’altro, dove ci si saluta con un inchino, dove si dorme in loculi lontani dalla propria casa, il distanziamento sociale avrà avuto davvero un peso importante?
A ben vedere proteste per regolare la corsetta fuori in Cina non le hanno fatte, immagini di paura folle dall’Africa non ne sono arrivate e in Giappone nessuno ha detto “torneremo ad abbracciarsi”.
La pandemia occidentale è forse vissuta in modo più grave perché per noi essere liberi di scegliere dove abitare é un diritto, per noi la salute é un diritto, per noi poter stare a stretto contatto é un diritto.
Mi viene da pensare che la gravità percepita di questa pandemia sia correlata in modo direttamente proporzionale al grado di benessere e libertà raggiunto da una società.
Le cose d’altronde esistono solo in minima parte in sé, il resto sono attributi culturali.
Abbiamo vissuto e stiamo vivendo una pandemia ma forse non abbiamo vissuto la stessa.
Tommaso Sardi
29-03-2022
P.s. Gli studi sull’impatto psicologico della pandemia con cui sono venuto in contatto fino ad oggi sono tutti o statunitensi o europei, quindi mi sembra piuttosto artificioso generalizzarli a tutto il mondo quando il mondo vive in modo ben diverso da noi.
Teniamo conto che menti plasmate da luoghi, culture, organizzazioni statali, fedi, organizzazioni sociali differenti, danno vita a menti che percepiscono, costruisco e vivono la realtà in modo differente.