Abbiamo fatto tutti il lockdown, diciamo spesso, riferendosi al periodo Marzo-Aprile 2020.
Ok, ma tutti abbiamo vissuto lo stesso?
Il mio é stato in una casa in collina con parco interno, circondata dal bosco, con i miei genitori nella stessa casa e mio suocero al sicuro in un’altra casa di montagna a cui andavamo a portare la spesa. I bimbi alle elementari e quindi non assillati da una vera e propria dad, il cucciolo di cane arrivato da pochi mesi. Oltretutto sia io che mia moglie abbiamo continuato a lavorare.
Ho provato rilassatezza, gioia del tempo condiviso con i miei figli senza andare di corsa. La tranquillità di una camminata nel bosco. Il non doversi arrabbiare per andare a dormire.
É lo stesso di chi in 50 metri quadri doveva gestire smart working e figli adolescenti in dad?
Quali emozioni?
É lo stesso di chi era assunto a tempo determinato e non sapeva cosa gli sarebbe successo e con quali soldi avrebbe pagato le successive bollette?
Quali emozioni?
É lo stesso di chi rimane impietrito a guardare il video dell’uomo cinese che si accascia a terra mentre cammina e viene detto che questo é il covid?
Quali emozioni?
É lo stesso di chi ha visto un familiare andarsene in ambulanza senza sapere se sarebbe tornato?
Quali emozioni?
É lo stesso di chi aveva un caro da accudire e non poteva andarlo a trovare, di chi aveva un bimbo autistico senza centri aperti, di chi viveva con un marito violento?
Quali emozioni?
É lo stesso del pensionato o del ragazzo psichiatrico che vivono da soli?
Quali emozioni?
Giudichiamo i comportamenti ma non potremo mai comprenderli se non ci chiediamo che emozioni hanno vissuto le persone durante questi eventi. Non per tutti é stato traumatico ed é offensivo dire il contrario, offensivo nei confronti di quelle persone per cui traumatico, a ben ragione, é invece stato.
Abbiamo fatto tutti il lockdown da marzo a fine aprile 2020 ma che dire degli adolescenti e universitari? Se togli la scuola, se togli lo sport, se togli l’andare nei locali o a ballare perchè sono chiusi o perchè c’è il coprifuoco alle 22 e 30, li stai tenendo ancora nel lockdown. Per loro è durato due anni il lockdown non due mesi!
Abbiamo fatto tutti il lockdown ma vissuto lockdown molto diversi e questo spiega (unito alla gestione del periodo successivo da parte della politica) perché ancora vediamo e viviamo gli eventi quotidiani in modo così diverso e, in questo obbligo di sofferenza collettiva, finiamo per non essere empatici verso chi ha sofferto davvero.